Rede Unida, 11º Congresso Internacional da Rede Unida


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UN'ESPERIENZA DI RICERCA-AZIONE E FORMAZIONE-INTERVENTO IN UN DORMITORIO DI BOLOGNA: IL PROGETTO PRATICHE CORPOREE
Martina Riccio, Antonio Donato, Alessandro Guzzetta, Leonardo Tonelli

Resumo


Caratterizzazione del problema Il progetto parte da una riflessione critica sui programmi educativi e riabilitativi che, all’interno dei servizi socio-sanitari, si configurano sempre piu’ come pratiche di auto-governo e responsabilizzazione individuale, in cui la condizione di senza fissa dimora viene spesso rappresentata nei termini della devianza e/o della malattia. Tali pratiche non tengono in considerazione la vita personale come il terreno di azione delle piu’ ampie dinamiche socio-politiche, e propongono una soluzione individuale a questioni che sono primariamente collettive e politiche, risultando spesso inefficaci. All’interno del Centro di Accoglienza per senza fissa dimora Beltrame, dove stiamo svolgendo la nostra attivita’, e come nella maggior parte dei luoghi di marginalità, si riscontra una complessità nelle relazioni e nei percorsi di vita di chi lo attraversa, che molto spesso sono caratterizzati da una perdita di identità e di soggettività tale da rendere difficili le relazioni e la cura della propria salute. Parallelamente emerge una conflittualità dovuta alla condizione strutturale di subalternita’ e vulnerabilita’ che si crea fra utenti e operatori, i quali si scontrano quotidianamente con la scarsita’ di risorse e con la complessita’ della condivisione obbligata di spazi, producendo tensioni e conflitti costanti. Descrizione esperienza Il progetto “Pratiche corporee e salute”, attivo da Novembre 2013, si propone di utilizzare il movimento sotto forma di gioco per intervenire sulle complessita’ relazionali all’interno della struttura e configurarsi principalmente come spazio di empowerment delle persone. Il momento collettivo del gioco-sport, supportato da strumenti metodologici di confronto e riflessivita’ del gruppo, vuole costruirsi come spazio e momento di socialita’, di riappropriazione e costruzione della soggettivita’ e di negoziazione dei ruoli e delle dinamiche di potere attraverso il corpo. Nello stesso tempo la creazione di uno spazio/momento di socialita’ non rigidamente strutturato permette di instaurare una rete relazionale e di fiducia necessaria alla co-costruzione di un processo di negoziazione dei bisogni in salute, creando parallelamente un contesto di formazione e ricerca-azione attiva e interdisciplinare calata nel territorio. Effetti raggiunti e raccomandazioni Coinvolgendo fin dall’inizio in maniera attiva e orizzontale, nell’organizzazione e gestione delle attivita’, operatori, ospiti, studenti e chiunque voglia partecipare, si stanno svolgendo due incontri fissi a cadenza settimanale, uno per lo svolgimento delle attivita’ e uno, piu’ autoriflessivo e decisionale, volto alla definizione collettiva delle modalita’ di gestione del gruppo e alla pianificazione delle attivita’.